Mjöllnir - Il martello di Thor

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    Mjöllnir - Il martello di Thor



    Il Mjöllnir (it. "Frantumatore", dal verbo mjöll, "frantumare", e -nir, suffisso di aggettivo; scritto anche Mjolnir, correlato ai moderni inglese miller, muller e tedesco Müller, "che frantuma", "mugnaio") chiamato anche Mjölner (in grafia alternativa Mjølner), oppure Martello di Thor, è l'arma di Thor, il dio del Lampo e del Tuono della mitologia germanica. È in genere rappresentato come un martello, sebbene originariamente fosse un'ascia o un randello. È realizzato dai nani, o, secondo l'Edda prosaica di Snorri Sturluson del XIII secolo, dall'elfo Sindri per una disputa con il dio Loki su chi avesse potuto creare l'arma più meravigliosa per gli dèi.





    Secondo l'Edda di Snorri, il dio Thor con questo martello sarebbe stato in grado di colpire quanto fermamente volesse, qualsiasi fosse il suo bersaglio, e il martello non avrebbe mai fallito, e se lanciato a qualcosa, non l'avrebbe mai mancato e non sarebbe mai volato tanto lontano dalla sua mano da non poter tornare indietro, e, quando lo avesse voluto, esso sarebbe diventato tanto piccolo da poter essere custodito sotto la tunica».

    Il Mjöllnir si è diffuso nella cultura odierna attraverso i fumetti, i videogiochi e altri mezzi di comunicazione di massa anche se, purtroppo, il suo significato originario viene sovente ignorato e volgarizzato.

    L'aspetto di Mjöllnir non viene approfonditamente descritto nelle fonti mitologiche norrene, sappiamo però che aveva il manico un po' corto e che era dotato di "occhi". L'interpretazione vorrebbe tali occhi incisi sull'impugnatura, ma la mia personale concezione li vedrebbe più intesi come la condizione che questo martello aveva di indirizzarsi verso le vittime, come fosse dotato di occhi in grado di vedere esattamente dove andare.

    Il materiale iconografico vichingo ci ha lasciato diverse testimonianze esteriori del Mjöllnir, principalmente sotto forma di monili. Tra le varie pietre runiche, l'unica degna di nota per la cura nella resa del martello di Thor è il reperto svedese di Stenkvista (Skogstorp - Eskilstuna- , contea di Södermanland); tutte le altre semplificano al massimo la foggia del Mjöllnir, in alcuni casi ridotto a un oggetto a metà strada tra il martello e la scure.
    I monili in foggia di Mjöllnir ci testimoniano e confermano le informazioni fornite dai racconti mitologici. L'arma ha sempre un manico corto e tozzo e presenta un pomolo molto elaborato, ricordante in alcuni casi la testa di un uomo con naso, baffi, bocca e, cosa più importante, occhi, ma sono dell'idea che questo insieme voglia rievocare la caratteristica particolare, animata, di questo martello.

    Il simbolo del martello di Thor era molto utilizzato nella cultura vichinga, al punto che nel periodo di conversione al Cristianesimo veniva utilizzato in sostituzione o in associazione al simbolo della croce. Addirittura, veniva posto come simbolo d'auspicio nei matrimoni, come elogio alla fertitlità. Nella tradizione islandese, l'uso rituale del Martello di Thor era pratica grandemente diffusa: tracciando il segno del Martello si creava un vincolo magico contro i ladri e si segnava il confine tra due proprietà terriere.


    Secondo la mitologia norrena, il magico martello da guerra Mjollnir venne donato agli Asi dai Nani. Secondo il mito raccontato nel Skáldskaparmál di Snorri Sturluson, il dio Loki aveva fatto una scommessa con il Nano Brokkr sostenendo che il di lui fratello, il fabbro Eitri, non fosse capace di produrre manufatti prodigiosi quanto quelli prodotti dai Figli di Ivaldi, altra stirpe di Nani noti per l'aver forgiato la magica lancia Hrungnir.

    I poteri di Mjöllnir erano:

    - la capacità di frantumare qualsiasi cosa gli si fosse parato davanti;
    - la capacità di ritornare nelle mani di colui che lo brandiva, dopo averlo lanciato (una caratteristica, questa, riscontrata anche in un'altra arma magica della tradizione indoeuropea: il Vajra sanscrito);
    - la capacità di rimpicciolirsi sino a divenire il monile di una collana comodamente trasportabile sotto alla camicia;
    - la capacità di resuscitare i morti.




    Dotato di un'enorme potenzialità distruttiva, era simbolicamente associato al lampo. Soltanto Thor e suo figlio, Magni, erano in grado di sollevarlo. Il racconto di come Thor venne in possesso di Mjöllnir viene narrato nel poema Thorsdrapa del XII secolo.






    Approfondimento http://it.wikipedia.org/wiki/Mj%C3%B6llnir


    Pietra runica di Stenkvista a Skogstorp (Eskilstuna),
    nella contea svedese di Södermanland

     
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